Capitolo 118
Keith e Malik entrarono nell'ufficio di Cullen con un sorrisetto sui volti. Senza dire una parola Keith si avvicinò alla sedia più vicina e si lasciò cadere, poi appoggiò i piedi sul bordo della scrivania di Cullen, proprio sopra alcuni fogli su cui Sarah stava scrivendo. Sarah sembrava sul punto di staccargli la testa.
Cadifor scosse la testa. Keith e la sua sfacciata mancanza di preoccupazione per i superiori erano interessanti. Cadifor gli diede credito per aver saputo quando accenderlo e spegnerlo, ma questa non era una di quelle occasioni.
Keith si guardò intorno a tutte quelle persone che lo fissavano. Malik almeno ebbe la cortesia di togliersi il sorrisetto dalla faccia. "Okay, okay, mi arrendo, lo dirò. Indovina perché non riesco a scoprire quando Jenna intende attaccare." Ci furono altre occhiate. "Va bene, ti do un indizio."
"Keith," ringhiò Cullen. "Basta."
Cadifor questa volta sorrise. Al tono di Cullen l'espressione sul volto di Keith svanì immediatamente e si sedette sulla sedia. Sarah spazzolò via la documentazione e gli rivolse il tipo di sguardo divertito che una sorella maggiore ha sul viso quando il fratellino viene sgridato dal padre.