Capitolo 11
Non sono una minaccia, continuavo a ripetermi nella mia mente. Sono un amico.
Shadow mi annusò le dita e io abbassai la mano a terra. Poi, con sorpresa di tutti, Shadow mi leccò la punta delle dita e trotterellò per il resto del tragitto verso di me, lasciandomi accarezzarlo. Sorrisi mentre le mie dita scorrevano nella sua morbida pelliccia e lui ansimò eccitato mentre la sua coda batteva a terra, quasi facendomi cadere mentre il terreno tremava sotto il suo peso.
"C...come hai fatto?" chiese Matt, scioccato. "A Shadow non piacciono gli estranei."