Capitolo 32
L'aura di Anders si ritira e lui si rilassa. "Hai ragione, certo, vecchio amico. Sono felice che tutto ciò che mi è costato è stata una notte di allenamento."
Tirai un sospiro di sollievo che durò poco quando lui riportò la sua attenzione su di me. "Allora, Cara, perché, soprattutto dopo quella dimostrazione di oggi, non pensi che sia mio figlio a mandarti quei regali?"
Spostai i piedi, guardando ovunque tranne che verso Alpha Anders. Non volevo ammettere con lui quanto mi facesse male che suo figlio non sapesse chi sono, e molto probabilmente chi sono mia madre e mio padre. E non volevo che Anders lo dicesse a suo figlio perché sa quanto mi sento offesa. Rik avrebbe dovuto sapere da anni chi sono.
"Preferirei non dire Alpha."
Mi lancia un lungo sguardo duro prima che mio padre salti in mio soccorso. "Anders, perché non mi dai una mano con queste bistecche?" Passa il piatto di bistecche ad Anders finché non distoglie lo sguardo da me e lo rivolge a mio padre. "Certo, Clint."