Capitolo 116
Mi fa scivolare il naso sulla guancia fino all'orecchio. Sento il suo respiro un attimo prima che parli, e mi sento diventare duro sotto di lei. "Penso che tu abbia un odore migliore dei brownies di tua madre." Sì, duro come una roccia.
Le passo il naso sotto l'orecchio prima di rispondere. "Posso dirti una cosa?" sussurro. Sento il suo corpo rabbrividire e so che lo sta provando tanto quanto me. Annuisce contro la mia guancia. "Hai un profumo delizioso di vaniglia e miele. Ogni volta che sono vicino a te, è difficile per me non sentirti. E quando lo sento?" Gemo dolcemente nel suo orecchio e vengo ricompensato dal profumo della sua eccitazione che sale da tra noi. Le mordicchio il lobo dell'orecchio prima di finire. "Hai un sapore ancora migliore di quanto odori."
Il suo collo si solleva leggermente, quel tanto che basta per farmi capire che si sta sottomettendo a me. Non perdo tempo a baciarle il collo, leccando e mordicchiandomi la strada verso il basso fino al suo marchio di accoppiamento. Voglio che provi il piacere che un giorno le sarà impresso in modo permanente sul collo.
Continuo il mio delicato assalto al suo collo, scendendo verso il basso. Nel momento in cui la mia lingua scivola attraverso lo spazio dove sarà il suo marchio di accoppiamento, il suo corpo si irrigidisce. Mi fermo e sento che il suo battito cardiaco è aumentato, i suoi respiri sono diventati sussulti, e non del tipo buono.
Mi tiro indietro e la guardo e lo sguardo nei suoi occhi mi terrorizza. Le metto le mani ai lati del viso. "Cara." Non risponde. "Cara!" Lo dico più forte e vedo i suoi occhi rimettersi a fuoco su di me. "Esatto. Guardami. Sono proprio qui."