Capitolo 65
Il punto di vista di Sheila
I miei occhi trafissero l'anima dei profondi occhi color magenta di Lorenzo, che ardevano intensamente. Potevo sentire la sua voce borbottare canti in una lingua che non avevo mai sentito prima. Continuava a borbottare in modo coerente, la sua voce dolce mi filtrava nelle orecchie, invadendo la mia mente e riecheggiando tra le mura della mia anima.
Gemevo di dolore. Faceva male, faceva molto male. Era come se una spada affilata si stesse facendo strada nella caverna più profonda e oscura della mia anima. Lorenzo non smetteva di cantare, le sue grandi mani mi stringevano ancora più forte il viso, mentre mi costringeva a guardare il suo sguardo fiammeggiante.
Strinsi la pietra nera tra le mani mentre un dolore sempre maggiore mi trafiggeva il petto, allineandosi con il calore bruciante nella parte inferiore del mio stomaco. Era come se ci fosse una fusione dentro di me, e i miei occhi azzurri cristallini fissavano ancora quelli di Lorenzo. La sua voce e il suo canto avevano completamente consumato tutto il mio essere.
Continuai a dimenarmi dal dolore. La mia mano si accasciò sulla maglietta di Lorenzo, che strinsi forte come se stessi tenendo stretta la mia stessa vita. I miei occhi iniziarono a bruciare intensamente mentre parti dei miei ricordi, dallo zaino di Killian al mio vecchio zaino, iniziarono a balenarmi nella mente. Le mie urla e i miei pianti non si fermarono, e così fecero quelli di Lorenzo. Lui continuò a cantare, senza mai lasciarmi andare.