Capitolo 6
Il punto di vista di Sheila
Mentre scrutavo i corridoi solitari che conducevano fuori dal castello, non c'era una sola anima. Il mio cuore batteva forte nel petto mentre acceleravo il passo. Potevo sentire la presenza che mi seguiva, che si avvicinava.
La paura mi inceppò il cuore. Mi voltai e, con mia sorpresa, non c'era nessuno dietro di me. Mi voltai e all'istante i miei cristalli blu caddero sulla figura davanti a me.
"Chi sei?" chiesi, portandomi una mano al petto. Non sapevo davvero cosa stessi pensando, o perché all'improvviso mi fossi spaventato troppo, ma un secondo fa, giuro che mi sembrava di essere seguito.
"Mi scuso profondamente per averti spaventata." La donna parlò dolcemente mentre la osservavo. Sembrava sconosciuta. Non l'avevo notata durante la cerimonia, perché si sarebbe fatta notare. Sembrava più vecchia, forse sui trent'anni o giù di lì, indossava un vestito color grigio con un mantello nero indossato sul corpo, lasciando che i suoi capelli color ebano le cadessero ai lati.