Capitolo 62 Il mio compagno di stanza
"Mi dispiace." Mi scusai con il ragazzo che avevo appena urtato, imprecando mentre sistemavo la mia borsa e rimproverando me stesso.
"Guarda dove vai." Gemette prima di scomparire tra la folla.
Stavo camminando verso la classe ma ero distratta. Stavo pensando a lui, il mio compagno di stanza e mi ha sorpreso perché non ero il tipo che si inchina sempre ai ragazzi ma c'era qualcosa in lui che mi faceva pensare. Era per i suoi addominali scolpiti e i lineamenti virili e robusti, o per il modo in cui i suoi occhi azzurri mi scrutavano, o per il modo in cui la sua voce profonda mi calmava all'istante i nervi, non saprei dirlo.