Capitolo 20
Una volta sdraiati e aver avuto modo di calmarci, Marco mi stringe a sé così che i nostri corpi possano aggrovigliarsi.
"Okay, Marco. Basta con le chiacchiere. Cosa è successo oggi? Qual era l'emergenza al quinto piano? Perché ci hanno rispediti a casa?" chiedo, sfiorandogli la guancia e la mascella con le dita.
Lui sospira e guarda oltre me. Chiude gli occhi per un lungo secondo prima di guardarmi di nuovo. I suoi occhi sono leggermente lucidi, come se ci fossero delle lacrime dietro.