Capitolo 81
Rimasi sveglia finché il respiro di Asher non si fece pesante, rallentando mentre si addormentava. Con le sue braccia avvolte intorno a me e il calore del suo corpo che mi scaldava le ossa, chiusi gli occhi e pensai a Tristan.
Fu più difficile di quanto mi aspettassi, attingere a quella scheggia di me stessa, la parte di me che desiderava ardentemente Tristan. Passarono ore e ore mentre fissavo il retro delle mie palpebre, finché non si formò una sensazione di strappo nelle viscere. Invece di combattere la sensazione invadente, mi lasciai trascinare via. Il mondo intorno a me svanì nel nero finché ciò che mi circondava non cambiò completamente.
Questa stanza era diversa da quella in cui avevo incontrato Tristan in precedenza. Le pareti erano spoglie, ruvide come se la stanza stessa fosse stata scolpita nella pietra. Un letto di peluche era al centro della stanza, abbastanza grande da ospitare comodamente quattro persone. Un tappeto persiano era steso sul pavimento piastrellato, con spirali e forme dorate che scintillavano sulla sua superficie.