Capitolo 188
Davvero?" sbuffai, fissando Asher a bocca aperta attraverso il vetro della cella in cui si trovava. "È necessario?"
Asher camminava avanti e indietro, e ogni volta che parlavo la sua testa scattava nella mia direzione. I suoi occhi erano ancora di quella violenta tonalità di oro, il che mi diceva che il suo lupo era ancora al comando e molto selvaggio. La cella di detenzione in cui sedeva faceva parte delle nuove ristrutturazioni che Asher aveva orchestrato.
C'erano decine di queste stanze simili a cubicoli, ognuna con una branda e un tavolino, rinforzate con attrezzature di livello militare per contenere i prigionieri.