Capitolo 157
Il lato positivo era che Asher non ringhiava più e non schiumava più dalla bocca. L'unica avvertenza era che la mia magia volubile non aveva portato via il resto della sua rabbia, perché senza una spiegazione o delle scuse, si voltò e afferrò Clint per la maglietta una seconda volta. Il giudice malconcio ma in lenta guarigione fu gettato in ginocchio a pochi metri da me. Anche se il suo viso era una massa di carne maculata e gonfia, riuscì a trattenere l'aria di superiorità che gli si aggrappava. La sua forza superava quella dell'odore del sangue, ed era più forte della costosa colonia che indossava, che persino ora potevo sentire.
"Chiedi scusa alla tua Luna."
Quando Asher parlò, la sua voce somigliava all'abisso infinito che avevo visto nei suoi occhi, lo stesso che in qualche modo ero riuscito a scacciare usando la magia.