Capitolo 47 Quarantasette
Ellia aveva un'espressione colpevole e sembrava sul punto di scoppiare a piangere. Lucianne chiese: "Ellia, cosa c'è che non va? Mancano alcuni archivi?"
Scosse la testa, "No. È... Dea, mi dispiace tanto. Uh... un po' di tempo fa, poco dopo che sei salito al trono, mio Re, ad alcuni di noi è stato ordinato di... manipolare le finanze per... alcuni dei membri del governo. Siamo stati avvertiti che... se le vere informazioni fossero trapelate, avrebbero preso di mira le nostre famiglie... i nostri figli, quando avremo figli". Poi guardò Russell in grembo a Lucianne mentre Ben teneva la figlia tra le braccia.
Tutti e tre erano sbalorditi. Lucianne fu la prima a riprendersi, "Ellia, cosa stai dicendo? Vuol dire che quello che stai stampando ora è stato manipolato?"
Annuì e le lacrime iniziarono a scorrere incontrollabilmente dai suoi occhi alle sue guance mentre si inginocchiava su entrambe le ginocchia sul pavimento e continuava a dire "Mi dispiace" più e più volte. Lucianne si alzò in fretta dal divano e diede Russell a Xandar da tenere mentre andava a inginocchiarsi davanti a Ellia. Con le mani sulle spalle di Ellia, Lucianne disse con voce calma e rassicurante, "Ellia, va tutto bene. Non hai avuto scelta. Non è colpa tua. Per favore, non preoccuparti."
Xandar, mente cristiana legata, perché, se non avessi appena sentito quello che ho appena sentito, mi farei una risata pensando che devi tenere quel ragazzo in questo momento. Questa cattiva gestione dei fondi va avanti da anni?!”