Capitolo 45 Quarantacinque
Il tragitto fino al dipartimento era breve. Quando i tre entrarono nell'edificio, le receptionist, tutte e tre, erano chiaramente sotto shock. Non si aspettavano che quel giorno entrasse nell'edificio degli uffici qualcuno oltre al personale aziendale, per non parlare del Re e del Duca.
Quando si ricomposero, si inchinarono e pronunciarono: "Vostra Altezza. Vostra Grazia". Il Re e il Duca si inchinarono a loro volta, scatenando una seconda ondata di shock tra loro, tanto che le loro teste erano parzialmente sollevate, le loro bocche spalancate sulla scena e le loro ginocchia erano ancora piegate, anche dopo che i cugini si erano alzati.
Xandar poi sorrise: "Per favore, alzatevi quando ci alziamo noi, popolo mio, perché superiamo insieme ogni prosperità e difficoltà, come la nostra Regina mi ha insegnato". Con un braccio attorno alla vita di Lucianne, la guardò di lato con traboccante amore e affetto.
Lucianne sorrise alle receptionist e si inchinò prima di rialzarsi, "È un piacere fare la vostra conoscenza." Le loro bocche erano ancora spalancate finché Lucianne non disse incoraggiante, "Va bene. Non è un trucco. Potete alzarvi quando lo facciamo noi."
Sembrando essersi finalmente ripresi, i tre si alzarono, ma le loro bocche impiegarono del tempo a chiudersi. Uno di loro, con il cartellino con il nome etichettato come "Edward", balbettò, "B-beh, uh... a cosa dobbiamo il piacere, vostre Altezze e vostra Grazia?"