Capitolo 191
Adornare
Mi sono svegliato sul familiare, seppur scomodo, divano del laboratorio. Le dure luci del soffitto sembravano più luminose del solito, proiettando lunghe, sgradite ombre sulle pareti bianche e spoglie. Un sapore amaro mi rimase in bocca. Mentre sbattevo le palpebre per scacciare i resti del sonno, mi sono accorto che Margaret era seduta lì vicino, con un'espressione incisa dalla preoccupazione.
"Cosa è successo?" gracchiai, con la voce roca per il sonno e il disagio.
Margaret si sporse in avanti, fissandomi con il suo sguardo penetrante. "Sei svenuto."
Rabbrividii. "La... pianta acquatica?"