Capitolo 139
Carlo
Asher mi accompagnò lungo il corridoio fino alla stanza di Amy. La guardia bussò e aprì la porta. Sebbene semplice, la sua stanza era notevolmente diversa da quella in cui avevo appena parlato con Devin. C'era un calore, un sottile conforto che proveniva dal fuoco che scoppiettava dolcemente nel focolare e dall'espressione soddisfatta sul volto di Amy. Era seduta su una sedia ben fatta, con la mano appoggiata delicatamente sul ventre gonfio.
Quando entrai, gli occhi di Amy incontrarono i miei, e lei cercò di alzarsi e inchinarsi. La raggiunsi e le misi una mano sulla spalla, tenendola seduta.
"Siediti. Questa è una visita di famiglia."
"Come desiderate, Vostra Maestà."