Capitolo 137
Carlo
Mentre riattaccavo, chiusi gli occhi e immaginai Grace rannicchiata nel mio letto a palazzo, avvolta nelle sete e nelle pellicce pregiate che ricoprivano il letto, confortata dal mio profumo che aleggiava tra le lenzuola.
"Sta bene?" chiese George dal sedile anteriore.
"Si sta... adattando." Mi morsi il labbro. "Mi pento di averla lasciata così presto, non sapevo che avrebbe reagito in questo modo."
Non sarebbe dovuto accadere così in fretta, anche se il fatto che avesse iniziato a ringhiare per comunicare e che sembrasse capirmi quando eravamo a letto avrebbe dovuto farmi capire. Era diverso per ogni lupo mannaro con sangue di licantropo, a seconda della linea di sangue e di quanto fosse forte.