Capitolo 42
Diana
Quando mi sveglio, è con una lentezza languida che non avevo mai sperimentato prima. Mi sento morbida, calda e completamente a mio agio, più rilassata di quanto potessi mai ricordare. È solo quando inizio a emergere completamente dal sonno che mi rendo conto che qualcosa è molto, molto diverso.
Spalanco gli occhi quando mi accorgo della massiccia e calda presenza che mi circonda. Con mio grande stupore, mi ritrovo raggomitolata contro il corpo del lupo, la sua enorme forma curva protettivamente intorno a me come uno scudo vivente. Il breve contatto tra i nostri corpi invia una cascata di morbide scintille sulla mia pelle, ma nella mia fretta di comprendere la situazione, me ne accorgo a malapena, liquidandola come semplice elettricità statica.