Capitolo 282
Capitolo 282 – L’inferno sulle ruote
Dieci giorni passano con una lentezza straziante e credo che perderò la testa. La mattina dell'undicesimo giorno mi siedo sul letto, fisso passivamente la tv, cambio canale e non mi interessa nemmeno cosa si accende. Ho visto tutto, comunque.
Non è che non abbia provato a tenermi occupata a letto. In effetti, ho provato di tutto. Ho inviato e-mail su e-mail a tutte le organizzazioni umanitarie che mi sono venute in mente, chiedendo se c'era un modo in cui potevo aiutare da casa. Sono tutte tornate con piacevoli congratulazioni e mi hanno esortato a concentrarmi sul mio miglioramento della salute. Ho guardato torva ciascuna di loro mentre le cancellavo e mi sono chiesta in silenzio se Sinclair c'entrasse qualcosa, solo una parola sommessa a ciascuno dei responsabili dell'organizzazione che non mi sarei impegnata fino alla nascita di mio figlio.