Capitolo 210
Capitolo 210 – Riuniti
Sinclair
Tutto era accaduto molto lentamente. Ho sentito il rumore assordante, ho sentito il calore straziante dell'esplosione, ma quando l'esplosione ha colpito il mio corpo è stato scaraventato fuori dall'auto. Ricordo di aver volato nell'aria, sentendomi come se stessi viaggiando nell'acqua mentre fiamme ed entropia sventravano il veicolo su cui ero appena stato seduto. Ho colpito duramente il terreno, la mia testa ha sbattuto contro la terra e mi ha rubato la coscienza.
Quando mi sono svegliato, giacevo ad almeno dieci metri dal raggio dell'esplosione. Con la testa che mi ronzava, l'acido che mi ribolliva nello stomaco, sono tornato barcollando verso le auto in fiamme, stordito. Non so quanto tempo fosse passato, ma i miei uomini erano poco più che involucri carbonizzati e i veicoli niente più che nodi aggrovigliati di acciaio fuso.
Vomitai a terra, svuotando lo stomaco e cercando di non lasciare che l'orrore mi consumasse. Amavo i miei uomini come fratelli, ma se mi fossi fermato a elaborare le loro perdite, avrei potuto perdere anche la mia vita. Non sapevo se il pericolo persistesse ancora, o addirittura da dove fosse arrivato, anche se potevo certamente indovinarlo.