Capitolo 152
Capitolo 152 – Controllo
Non avrei mai immaginato che l'esilio potesse essere così. Il palazzo di re Gabriele è la più stravagante dimostrazione di lusso che abbia mai visto, e non è che io sia estranea a ville e palazzi. Questo solo pensiero è sufficiente a farmi barcollare... chi avrebbe mai sognato che la povera orfana Ella sarebbe finita a gomito a gomito con le figure più importanti del paese, o avrebbe avuto il capitale sociale per diventare una minaccia politica?
Mentre usciamo dalle auto ed entriamo nell'edificio, non posso fare a meno di guardarmi intorno con stupore. La ricchezza qui non fa sembrare nulla quella del mio continente natale, e l'aria sembra vibrare con l'energia degli strani cristalli che formano la città. Facciamo un breve giro del palazzo, poi veniamo accompagnati in una serie di stanze tentacolari, ancora più spaziose della suite padronale nella tenuta di Sinclair.
Tuttavia non è la dimensione dello spazio a lasciarmi senza parole, è la sensazione di essere improvvisamente immersi nelle foreste alpine di casa mia. Le pareti sono tutte composte da schermi giganti, ognuno dei quali mostra un feed live di un fitto bosco, o almeno così sembra. Persino il soffitto mostra una vista realistica del cielo, un leggero baldacchino screziato che proietta veri raggi di sole sul pavimento. Nascosto nell'angolo più lontano della stanza c'è un grande letto rotondo con tende trasparenti lungo i bordi. Coperte e cuscini aspettano di essere ammucchiati in un nido e mi sento come se fossi in uno dei miei sogni condivisi con Sinclair.
Le sue braccia scivolano intorno alla mia vita e le sue labbra mi sfiorano l'orecchio. "Ti piace?" All'improvviso mi rendo conto che ha ordinato al Re di preparare le nostre stanze in questo modo, per darmi un posto sicuro mentre siamo in esilio.