Capitolo 228
Sono rimasta nell'ufficio di Michael per molto tempo, senza avere il coraggio di aprire la porta. Anche se non ci vedevamo da qualche giorno, siamo già diventati estranei.
Ogni volta che pensavo a lui, non provavo altro che angoscia.
Alla fine bussai alla porta e aspettai che Michael rispondesse prima di entrare.
Era seduto alla scrivania con la testa bassa, firmava dei documenti. Era calmo, senza alcuna espressione sul viso.
Lo guardai in faccia, confusa, allo stesso tempo, a disagio. La nostra rottura non sembrava toccarlo minimamente.