Capitolo 730
Enzo
Ero fuori dalla stanza degli interrogatori, flettendo le dita mentre fissavo il mio palmo. C'erano i resti di qualche piccolo taglio; graffi sulle nocche da dove avevo picchiato Matt, e poi qualche taglio sul palmo dove avevo rotto quel bicchiere la notte prima.
"L'ho spaventata", pensai al mio lupo mentre guardavo il danno che avevo fatto alla mia mano, che non era niente in confronto al danno che avevo fatto a mia moglie. "Perché ho dovuto spaventarla?"