Capitolo 503
Nina
Il bollitore fischiò stridulo, strappandomi dal sogno a occhi aperti in cui ero sprofondato. Con un sospiro, posai il libro e mi diressi in cucina.
Era passata mezzanotte e la casa era immersa in un silenzio inquietante che non faceva che aumentare la mia preoccupazione per Enzo. Aveva detto che sarebbe uscito per un giro in macchina e che sarebbe tornato presto. Erano passate ore e "presto" sembrava un'eternità fa.