Capitolo 485
Nina
L'odore sterile della soluzione antisettica riempiva l'aria. Le luci dell'ospedale in alto erano accecanti, e gettavano su tutto un chiarore biancastro.
Mentre giacevo lì sul letto d'ospedale, tremando in quell'orribile camice aperto sulla schiena e con una flebo che mi usciva dal braccio, non riuscivo a scrollarmi di dosso il senso di terrore che mi aveva sopraffatto dal momento in cui avevo messo piede in quel posto.