Capitolo 188
"Mi dispiace," dissi, avvicinandomi a lui e guardandolo mentre zoppicava verso la panchina e si lasciava cadere sconfitto. "Ti sei allenato così duramente per tutto il giorno?"
Scrollò le spalle. "Ho un altro incontro domani, e le mie capacità stanno calando. Starei ancora allenandomi se non avessi appena rotto il mio bastone."
Rimasi in silenzio per un momento. Mi morsi il labbro, armeggiando con la cinghia della mia borsa, prima di parlare di nuovo.
"Perché pensi che le tue competenze stiano peggiorando?"
Enzo non rispose subito. Mi lanciò un'occhiata con occhi rossi leggermente luminosi, poi scosse la testa. "Non è niente. È solo la mia schiena."