Capitolo 295: La richiesta di Maria
Più ci inoltravamo nel tunnel, più le urla si sentivano distintamente: significava che il laboratorio di Bob si stava avvicinando, e non potei fare a meno di trattenere il respiro al pensiero. Girammo in un altro angolo e arrivammo a una porta, che pendeva con tende traslucide incrostate di cremisi, e riuscii a vedere qualcosa che assomigliava a un tavolo operatorio attraverso le tende.
Mary e io ci siamo messi in punta di piedi e, mentre tenevo il martello al fianco, Mary ha sguainato la sua katana. Usando la punta della sua lama, ha sollevato con attenzione le tende e i miei occhi si sono immediatamente iniettati di sangue per il forte odore di sangue. Sono quasi svenuto immediatamente per gli orrori all'interno del laboratorio e il mio stomaco si stava rivoltando anche dopo essere tornato in me, mentre Mary era in piedi accanto a me, tenendosi contro il muro mentre vomitava.
C'erano diversi cadaveri di tritoni sezionati stesi in fila sul tavolo operatorio. C'erano sirene e tritoni, ma a tutti avevano gli occhi cavati, il ventre tagliato e ogni organo sotto la vita rimosso, lasciando due lembi di pelle e carne penzolanti sui fianchi mentre il sangue blu continuava a gocciolare lungo il tavolo operatorio, gocciolando su una grande pozza di sangue secco.