Capitolo 6
Anche io lo sentivo rispondere, un rigonfiamento spesso che cresceva molto rapidamente contro la parte esterna del mio fianco. Volevo chinarmi e accarezzarlo. Ci volle ogni grammo di decenza che ancora avevo per non farlo. Mi concentrai invece sulle parti di lui che mi sentivo a mio agio a toccare. Gli strofinai le mani sul petto e sulle spalle sfiorando i suoi capezzoli duri come la roccia, guadagnandomi un profondo ringhio dal suo petto.
La sua bocca aveva un sapore meraviglioso, il profumo del vino rosso non c'era ma aveva un sapore inebriante ed estremamente maschile. Muovevo la lingua nella sua bocca decadente mentre le mie dita gli scorrevano lungo la linea della mascella. Sentivo la sua lingua spingere contro la mia in un gioco senza parole per dominare il bacio. Mi ritirai e lo lasciai esplorarmi liberamente. Quando si ritirò dalla mia bocca gli mordicchiai il labbro inferiore con i denti, tirando fuori un debole gemito.
La sua mano sulla mia coscia aveva iniziato ad accarezzare la cucitura interna dei miei pantaloni. Mi dimenavo contro di lui, assorbendo quanto più potevo del suo tocco. Interruppe il bacio per sussurrare contro la mia bocca, "Preferisco le gonne, la prossima volta indossane una per me."
Entrambe le mie mani stavano afferrando le sue spalle, il che rendeva facile colpirlo al petto. Mi allontanai e gli strillai, "Cosa c'è che non va in te? Non prendo ordini! Non ti conosco! Non indosso gonne!"
Mi sentivo arrossata, arrabbiata e molto eccitata. Non ricordo se fossi mai stata con un ragazzo che mi avesse fatto accendere questo. Mi rendeva furiosa e bisognosa allo stesso tempo.