Capitolo 357
Mentre le guardie trascinavano dentro le donne singhiozzanti, Daemonikai le seguì, con le mani intrecciate dietro la schiena. Le guardie le spinsero attraverso le porte di ferro, e lui entrò dopo di loro.
Guardò un soldato. "Porta le fruste chiodate." Poi un altro. "Convoca i padroni degli schiavi, voglio olio bollente e peperoncino macinato. Subito."
Le due ancelle erano ormai pallide come ossa. Una si era già fatta la pipì addosso, e il tanfo di urina le arrivava fino al naso. Entrambe caddero in ginocchio, con le lacrime che le rigavano i volti premuti a terra.