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Capitoli

  1. Capitolo 151
  2. Capitolo 152
  3. Capitolo 153
  4. Capitolo 154
  5. Capitolo 155
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  31. Capitolo 181
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  33. Capitolo 183
  34. Capitolo 184
  35. Capitolo 185
  36. Capitolo 186 Zia e zio
  37. Capitolo 187 Festa di famiglia
  38. Capitolo 188 Una semplice riunione di famiglia
  39. Capitolo 189 Irrompenti
  40. Capitolo 190 Politica familiare
  41. Capitolo 191 Kingpin e pedoni
  42. Capitolo 192 Conseguenza
  43. Capitolo 193 Tensione
  44. Capitolo 194 Collegamento subdolo
  45. Capitolo 195 La scala
  46. Capitolo 196 Strategie
  47. Capitolo 197 La vera minaccia
  48. Capitolo 198 Rifugio
  49. Capitolo 199 Niente più mani
  50. Capitolo 200 Strategia per la colazione

Capitolo 218 Problemi più grandi della pasta

Vado a cena poco prima delle sei, dopo aver trascorso gran parte della giornata sdraiato nel letto, a fissare il soffitto. Ma a differenza dell'ultima volta che l'ho fatto, lo sguardo di oggi era alimentato dalla malinconia, non dalla rabbia, il che è... molto peggio. Perché mentre la rabbia mi spinge a cercare soluzioni e a voler fare a pezzi il mondo, essere triste e preoccupato mi fa sentire... senza speranza.

Sto ancora sospirando mentre apro la porta della cucina, e la situazione peggiora solo quando mi rendo conto che il mio comodo maglione e i miei jeans apparentemente non erano l'abbigliamento adatto per la sera. Natalia si dirige verso il patio portando un cesto di pane e indossando un abito floreale fluente senza un briciolo di sugo per la pasta, nonostante abbia cucinato tutto il pomeriggio. Lei mi vede e subito fa un sorrisetto, facendo scorrere gli occhi su di me come lo straccione trasandato che probabilmente le sembro.

Faccio un respiro profondo e mi sposto immediatamente verso il grande frigorifero nella cucina della cambusa che so che contiene il vino. Quando arrivo lì, vedo che Daniel mi ha preceduto, chiudendo la porta e sorridendomi quando mi vede. "Ehi," dice, tenendo in mano la bottiglia ghiacciata di vino bianco. "Vuoi un bicchiere?"

"Me ne puoi versare due?" chiedo, inclinando la testa di lato e sbattendo le palpebre con aria innocente.

Daniel ride di me e alza le spalle, prende due bicchieri di vino dallo scaffale e ne versa uno molto più pieno dell'altro. "Perché così triste, Fay?" chiede, sbattendo la spalla contro la mia. "Stai bene?"

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