Capitolo 216 Ticchettio dell'orologio
"Ehi, Fay," dice Ivan, sorridendomi mentre attraverso il parcheggio verso di lui. I suoi occhi mi percorrono, come fanno di solito, come non hanno fatto ieri. "Mi piacciono i tuoi stivali."
"Grazie," dico con disinvoltura, avvicinandomi a lui e incapace di trattenermi dal sorridergli in faccia. "Sono così felice che tu abbia potuto trovare del tempo per me oggi, Ivan." mormoro. "Considerando che eri così occupato ieri sera."
"Ahhh," dice, sollevando l'angolo della bocca in quel sorriso che mi fa contorcere lo stomaco mentre mi guarda in faccia. "Ma ha funzionato, no?"
Rido, scuotendo la testa. "Allora era proprio questo?" chiedo, un po' seccato ma felice di sapere che non era solo disinteressato. "Una tattica per convincermi a contattarti?"
"Beh," dice Ivan, girando un po' la testa di lato, "se non mi hai mandato un messaggio dopo, ero io che trattenevo il mio orgoglio e andavo avanti con una bruna molto carina." Il suo sorriso si fa più profondo mentre lo guardo, incapace di nascondere la mia gelosia. "Ma", continua, "visto che è successo..."