Capitolo 138
"Oh mio Dio, Daniel," sputo, arrossendo e sporgendomi in avanti sul tavolo. "Dici sul serio? Prima del caffè?"
Si appoggia allo schienale della sedia e mi lancia un'occhiataccia. "Cosa, pensi che il caffè migliorerà la situazione?"
"Sì," dico, prendendo la sua piccola tazzina da caffè dal suo posto davanti a lui e scolandola velocemente. Al diavolo lui, ne ho bisogno più di lui.
La bocca di Daniel si apre un po' quando vede quello che ho fatto. "Fay!" si lamenta: "quello è mio!"
Sbatto di nuovo la tazza sul tavolo e lo guardo in cambio. "Oops," dico, inclinando la testa di lato e incrociando le braccia sul petto mentre mi appoggio allo schienale.