Capitolo 113
La porta dell'ufficio di Kent è spalancata quando io e Daniel arriviamo, quindi entriamo, sempre tenendoci per mano.
Daniel la chiude alle nostre spalle e io passo un po' più del necessario a guardare il legno scuro della porta chiusa, ricordando cosa era successo lì solo poche ore prima.
Quando mi giro a guardare Kent, con ansia faccio un passo più vicino a Daniel. Kent lo dirà davvero?
Daniel, cosa è successo ieri sera? Spero, ardentemente, che non lo faccia. Daniel si sentirebbe davvero tradito e non posso ferirlo in quel modo.
Ma Kent non rivela nulla, in piedi dietro la scrivania, con le braccia tipicamente incrociate sui muscoli duri del petto. I miei occhi vagano sul suo corpo e, mio malgrado, non posso fare a meno di ricordare i contorni duri della sua forma premuta contro la mia – la sensazione di lui duro e pronto per me –