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Indice

  1. Capitolo 401
  2. Capitolo 402
  3. Capitolo 403
  4. Capitolo 404
  5. Capitolo 405
  6. Capitolo 406
  7. Capitolo 407
  8. Capitolo 408
  9. Capitolo 409
  10. Capitolo 410
  11. Capitolo 411
  12. Capitolo 412
  13. Capitolo 413
  14. Capitolo 414
  15. Capitolo 415
  16. Capitolo 416
  17. Capitolo 417
  18. Capitolo 418
  19. Capitolo 419
  20. Capitolo 420

Capitolo 268

Proserpina

L'oscurità della notte mi circondava. Mi sedetti sul sedile vicino alla finestra, con le ginocchia sollevate, appoggiandoci sopra il mento, le braccia avvolte attorno alle gambe, fissando l'oscurità del prato sottostante. Da qualche parte in lontananza, sento il suono di un gufo, solitario e cupo, che rompe il silenzio della notte. Saranno circa le 2 di notte, pensai stancamente, passandomi una mano tra i capelli, sciogliendo la mia pesante treccia e districando i nodi distrattamente.

Dall'impianto stereo accanto a me ascoltavo la mia musica preferita, composta da David Lanz, compositore e pianista. A volte, quando ero turbato, la mettevo su e mi addormentavo sulla poltrona reclinabile vicino alla finestra, mentre una sensazione di pace mi pervadeva e mi cullava fino al riposo.

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