Capitolo 1412
Nigel socchiuse gli occhi. Fissò la donna davanti a lui, con una strana sensazione che gli ribolliva nel cuore. Queenie era sempre stata una donna schietta. Anche se le piaceva, tutto quello che avrebbe fatto era dargli un grande abbraccio. Questo gioco di seduzione non era affatto da lei.
Qualsiasi altro uomo avrebbe accettato l'invito, ma non Nigel. Avrebbe mostrato rispetto alle donne che amava. "È successo qualcosa, Queenie? Raccontamelo." Poi si avvicinò al letto.
Quando fu a circa mezzo metro dal letto, Bonnie decise di fare la sua mossa. Si voltò e, prima che Nigel potesse vederla chiaramente, lo abbracciò. "Non parlare. Tienimi e basta", sussurrò.
Il suo mento era appoggiato sulla sua testa e notò il suo odore. Non era l'odore di Queenie. Era invece una fragranza nauseabonda. La spinse via come se fosse la peste, sibilando gelidamente: "Non sei Queenie. Chi sei?"
Bonnie barcollò all'indietro, il panico le balenò negli occhi. Non avrebbe mai pensato che Nigel l'avrebbe vista così in fretta, ma non ebbe il tempo di analizzare dove aveva sbagliato. Con calma, disse: "Hai ragione. Non sono mia sorella, ma sono qui per te". Abbassò la spallina della sua canottiera. "Ti amo da quando ti ho vista. Sono disposta a darti tutto quello che ho".