Capitolo 155
Erano le 6:30 del mattino quando tornai a casa. Sono entrato in silenzio, come faccio di solito, perché svegliare Jane ha un prezzo. Beh, una volta aveva un prezzo. Questa volta mi stava aspettando. Seduta su una sedia in soggiorno con il prendisole addosso, il viso ancora un po' arrossato.
" Ciao tesoro," dissi cercando di comportarmi in modo sorpreso e innocente, come se non avessi visto nulla solo poche ore prima.
"Ah Jay," disse. Potevo dire che stava lottando. so che le era stato detto di non dirmi perché avrebbe voluto farmi un pompino.
"Ah Jay, c'è qualcosa che voglio fare", ha detto alzandosi e venendo verso di me. Mi ha dato un bacio, un bacio bello bagnato, entusiasta, non come i suoi soliti sforzi aridi. Mi sorrise e cominciò a slacciarmi la cintura.
"Che i giochi abbiano inizio," pensai mentre la allontanavo.