Capitolo 48 Il diavolo in lei (1)
IL PUNTO DI VISTA DI JENNY.
"Grazie." La segretaria alla reception mi ringraziò mentre le consegnavo i documenti che mi era stato inviato di consegnarle dopo aver aspettato circa trenta minuti.
Le rivolsi un sorriso a labbra strette, poi roteai gli occhi e me ne andai. Tornando all'ascensore, guardai il personale impegnato con gli occhi incollati al computer davanti a loro, mentre altri erano impegnati a discutere tra loro, persino a parlare e a lanciarmi occhiate. Sibilai, riportando la mia attenzione sul telefono.
Ho gemito di fastidio quando l'autista mi ha informato che era bloccato nel traffico dall'altra parte della città e che Rachel gli aveva mandato una commissione. Sapevo per certo che stava solo inventando delle scuse perché all'improvviso i dipendenti della villa che in passato mi adoravano mi disprezzavano. Sospiro chiedendomi se dovrei chiamare Nathaniel o no.
Dopo l'episodio in ospedale in cui mi aveva letteralmente suggerito di mandarmi in un altro paese, il medico e io lo abbiamo invitato in ospedale due giorni dopo aver raccolto le nostre storie e informazioni corrette.