Capitolo 333 Dritto al cuore
Lei
Le ombre sul soffitto sembravano ondeggiare e danzare mentre giacevo sul letto di peluche, le lenzuola morbide fornivano scarso conforto alla mia mente inquieta. Ogni ticchettio dell'orologio decorato sul muro risuonava nelle mie orecchie, amplificando la mia crescente ansia.
Ma era il silenzio a essere più forte di tutti, un silenzio interrotto solo dai miei respiri superficiali.
"Non riesci a dormire?" una voce familiare echeggiava nelle profondità della mia mente, il suo tono dolce e giocoso. Ema.
"Ehi, Ema", sussurrai ad alta voce al lupo dentro di me, grato per la compagnia. Lei sbuffò divertita. "Stai pensando a lui. Lo vedo."