Capitolo 267 Un posto solitario
Logan
Il vento gelido quella notte era implacabile e, mentre scendevo dall'auto, ho sentito una fitta di vuoto mentre guardavo verso la mia villa buia. Le guardie sempre presenti fiancheggiavano la mia casa, statue silenziose nei loro abiti su misura.
La loro immobilità era ingannevole, perché sotto l'apparenza calma, erano pronti a saltare in azione in qualsiasi momento. Tutto ciò che sarebbe bastato era un mio ordine. La lotta che era seguita prima, quando avevano stupidamente rapito Ella, ne era la prova.
Tuttavia, nonostante la loro presenza, non potevo fare a meno di sentirmi isolata. La mia casa era una testimonianza dei miei gusti: grande, opulenta e con vista sulla vasta distesa del mare. Ma stasera, mi sentivo diversa.
La casa che era stata un rifugio silenzioso ora riecheggiava la solitudine dei miei pensieri. Perché era bastato un breve incontro con Ella a far sembrare tutto così... incompleto?