Capitolo 244 244
Dayton vagava per il ritiro con le forze quasi completamente recuperate. Freya se n'era andata quando si era svegliato e per un momento era andato nel panico, pensando che se ne fosse andata per sempre, ma poi aveva spiato il suo cellulare sul tavolo, con i suoi documenti ancora sparsi sopra. La sensazione di sollievo che lo aveva travolto era stata così intensa che era quasi caduto in ginocchio.
Le sue emozioni lo spaventavano con la loro intensità. Era passato dall'odiare Freya al sapere che stava diventando di vitale importanza per lui, una parte della sua anima tanto quanto lo era stata Faith. Se le fosse successo qualcosa, se lo avesse lasciato come aveva fatto Faith, non pensava che sarebbe stato in grado di sopportare di nuovo quell'agonia. E lo spaventava.
Il suo lupo ringhiò irritato e lui si scosse leggermente, vagando verso la porta della stanza di Freya. Prendendo un profondo respiro, l'aprì ed entrò completamente nella sua personale, privata esposizione delle sue opere d'arte.
Lei si era aperta a lui, ma lui sentiva di dover ancora imparare a conoscerla, a capire cosa la spingeva. Avrebbe potuto catturare il suo cuore solo se avesse saputo come raggiungerlo. Sapeva istintivamente che era qualcosa di molto difficile da fare. La sua compagna si era nascosta dentro di sé per così tanto tempo; non sarebbe stato un compito facile convincerla di nuovo a uscire.
Esaminò l'arte sul muro con occhio obiettivo. Ricordava di aver dipinto ogni pezzo, l'oscurità dentro di lui ogni volta, che lo spingeva incessantemente finché non era esausto e non aveva più niente da mettere dentro.