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Chiusa la porta, si diresse verso la moderna doccia indipendente e la aprì a una temperatura molto calda. Usò il bagno mentre aspettava che il vapore iniziasse ad appannare la stanza. Tolti i pantaloni del pigiama di seta, si guardò le gambe con occhio critico. Altri segni di puntura dove i paletti gli erano entrati nel corpo, ma era quello sulla coscia sinistra che gli doleva di più e che attirò la sua attenzione.

Quella fatale. Sapeva abbastanza di anatomia da sapere che doveva essersi perforato l'arteria femorale, che questa era la ferita che gli aveva quasi tolto la vita. L'avrebbe fatto se il vampiro fuori non avesse agito rapidamente per salvarlo.

Entrando nella doccia esaminò le sue emozioni contrastanti su questo. Sapeva cosa aveva dovuto fare per impedirgli di sanguinare. Gli si rivoltava lo stomaco solo a pensarci e tuttavia, se non l'avesse fatto, lui non sarebbe lì adesso, in piedi nella sua doccia, a escogitare modi per porre fine alla sua vita. Il suo lupo si mosse, un debole ululato echeggiò dentro di lui mentre spingeva giù l'animale. Anche il suo subconscio si mosse, un debole suono sussurrato di angoscia gli attraversò la mente mentre si lavava con cura.

Non sapeva cosa significasse quel suono o perché il suo lupo volesse emergere e rompere il loro accordo. Tutto ciò che sapeva era che non poteva essere distratto dal suo obiettivo perché era tutto ciò che lo teneva insieme in quel momento, il suo bisogno di vendicarsi della donna che gli aveva salvato la vita. Il pensiero era sbagliato, così tanto, tanto sbagliato e tuttavia lui alimentava il bisogno, il bisogno paralizzante di trovare un po' di sollievo dalla rabbia e dall'agonia che lo stavano facendo a pezzi.

Ferire Freya Eriksson era l'unico modo per farlo. Ucciderla sarebbe stato preferibile ma sapeva che era un sogno irrealizzabile. Gli aveva portato via tutto, prima Faith e poi Rayne. Il tradimento del suo amico era una ferita quasi profonda quanto quella che Faith gli aveva lasciato nell'anima. L'empatia di Rayne per il vampiro lo trafiggeva, lo feriva; gli faceva venire le lacrime agli occhi. Freya aveva preso l'unica altra donna che aveva lasciato entrare nella sua vita, rubato la loro amicizia, la sua fiducia in lei. In cambio non meritava altro che dolore e sarebbe stato lui a infliggerglielo.

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