Capitolo 46
-Adonai-
Il sudore mi colava sulla fronte e la maglietta che indossavo era umida e appiccicata alla mia schiena sudata. Mi allenavo sul campo da solo come sempre con la spada, esercitandomi per essere perfetto con essa. Da quando ero molto più giovane, amavo avere abilità con tutte quelle armi, la spada, l'arco e le frecce, la lancia e molte altre armi.
Ero così impegnato nell'allenamento che non mi sono accorto della chiamata di qualcuno, finché non ho sentito una presenza e mi sono fermato per vedere chi fosse.
Jasmine era in piedi e mi osservava da una distanza ragionevole.
"Cosa ci fai qui?" mi ritrovai a chiedere. Lei sorrise e camminò con grazia intorno al campo. Non le importava che mi fossi rivolta a lei in modo gelido. Non che volessi farlo, comunque. Mi venne fuori in modo naturale.