Capitolo 37
-Prisca-
Camminavo avanti e indietro per la stanza, pensando irrequieto a ciò che Dante mi aveva detto e cercando di capire cosa intendesse con tutte quelle cose che aveva detto. Stava cercando di ricattarmi? E su quali basi? Sembra che non sappia chi sono e pensa di potermi minacciare perché sono un gatto sfregiato.
Beh, deve essersi sbagliato e aver commesso un errore molto grave perché stava scherzando con la persona sbagliata. Ovviamente, non avevo intenzione di fare ciò che lui voleva che facessi perché non sarei stato costretto a fare nulla con la forza.
E so che lui non ama Jasmine quanto lei ama lui. Qualunque siano le sue intenzioni, non le otterrà da me. Non devo lasciargli pensare di avere una presa su di me.
Mi sedetti sul mio letto. Ma chi diavolo si crede di essere? Venire a casa mia per raccontarmi tutte quelle sciocchezze.