Capitolo 36
-Aria-
Mentre la guardia gli spiegava tutto, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Avevano detto che stava meditando, ma sembrava uno appena uscito dal bagno con un asciugamano al collo e l'acqua che gli gocciolava dai capelli.
"Che cos'è questa Jasmine?" mi chiese e io dovetti sforzarmi di mantenere la calma per potergli rispondere.
"Mio signore, buongiorno", lo salutai calorosamente. "Mi dispiace tanto di aver disturbato la vostra mattinata, ma le guardie non mi hanno lasciato vedere mio signore. Ho provato a spiegare loro che era importante che vi vedessi, ma non me l'hanno permesso".
Mi tenne gli occhi per qualche secondo senza espressione e io mi agitai un po'. Feci tutto il possibile per non distogliere lo sguardo e non sentirmi intimidita. I suoi occhi si spostarono sul vassoio che le cameriere tenevano in mano e rimase lì. Speravo che non facesse qualcosa di folle come chiedermi di andarmene o addirittura tornare in camera e chiudermi la porta in faccia.