Capitolo 28
Mentre aspettavo che il capo entrasse, la mia mente vagava ad Axel e alla nostra notte insieme. L'effetto di quella notte era ancora vivo nella mia mente. Anzi, era scolpito nella mia anima. Provavo una fitta di tristezza ripensando alle parole di Axel: "Ti farò mia". Eppure, dopo una settimana di assenza, non fece nulla per sapere dove fossi.
Mi riscossi dai miei pensieri, non avrei dovuto pensare a lui ora, anche se non potevo farne a meno. Il mio sguardo si posò rapidamente sulla porta e vidi la maniglia girare. Risposi rapidamente con aria seducente e mi accarezzai di nuovo il seno.
Il capo era entrato in scena avvolto da quell'aura di pericolo. Si avvicinò al letto e i miei occhi rimasero fissi sul suo rigonfiamento.