Capitolo 18
Barcollai all'indietro, scosso fino alle ossa, vedendo il mio fratellastro angelo nella gloria del suo aspetto peccaminoso sotto la maschera ironica del suo nome.
"Axel..." sussurrai di nuovo il suo nome, le labbra socchiuse e gli occhi sbarrati che lo osservavano da vicino. Nonostante lo shock mi avesse travolta e lasciata senza parole, non potevo comunque perdermi ogni alone che lo circondava.
Lui era calmo e indifferente alla mia reazione, continuava a fissarmi con uno sguardo cupo e carico di lussuria. Sembrava timoroso ma seducente, poi fece qualche passo verso di me, immobilizzandomi. Trasudava sensualità mentre mi veniva incontro e la reazione immediata del mio corpo fu a dir poco sconcertante.