Capitolo 10
Le mie labbra vibrarono e mi aggrappai al vestito alla sensazione della sua enorme lunghezza dentro di me. Il piacere che mi riempì era travolgente. Sospirò, soffiando aria calda contro il mio collo mentre la sua testa cadeva sulla mia spalla, le sue braccia robuste mi avvolgevano la vita. Ritrasse lentamente il suo membro finché la sommità non rimase l'unica cosa dentro di me. La mia bocca era spalancata in previsione di un'altra spinta e i miei clitoridi mi solleticavano, torturandomi comunque. Sospirò di nuovo profondamente, la sua presa si strinse intorno a me e poi ci fu un'altra scivolata ruvida che ne allungò la lunghezza tanto che potei sentire la sua pressione dall'interno del mio addome.
"La tua figa è più dolce dell'ultima volta che sono entrato qui." Mi sussurrò all'orecchio, il suo dito si tuffò nella mia fica mentre iniziava a farla scorrere su e giù . Le mie dita dei piedi si arricciarono e la mia presa sul vestito si irrigidì, ma i miei gemiti ora non potevano essere controllati e lasciai uscire le mie grida di piacere, incurante se qualcuno mi avesse sentito. Ripeté lo stesso movimento di spinta ancora una volta e il mio corpo sussultò al ritmo. Iniziò a muovere i fianchi lentamente, ma terminò con una spinta decisa, il suo ritmo aumentava di secondo in secondo.
"Oh mio Dio! Jaxon." La mia mano destra scivolò sulla nuca, legandoci più strettamente l'uno all'altra, il calore del suo corpo contro il mio accese altre fiamme che minacciavano di eruttare come un vulcano. I suoi fianchi iniziarono a muoversi a un ritmo molto più veloce e sentii la sua spinta più forte mentre il mio corpo si muoveva avanti e indietro seguendo il suo movimento. Dovetti allargare di più le gambe per contenere la sua lunghezza dentro di me e lui non mi stava mostrando alcuna pietà. Mi martellò così profondamente, forte e veloce che riuscivo a malapena a riprendere fiato. Avevo gli occhi chiusi, concentrati solo sulla sensazione in cui ero immersa.