Capitolo 33 Morso da un cane; la porto lì io stesso
Alice tornò in ospedale stordita. Sua madre e suo fratello dormivano già. C'era anche un'assistente sociale reperibile 24 ore su 24, arruolata da Carlos, zia Mary. C'era un'altra infermiera a prendersi cura di sua madre e suo fratello, quindi non dovette fare così tanto lavoro. Si sentì molto sollevata; ora aveva tempo di ripassare le lezioni per l'esame di fine mese.
Tornò a casa per leggere libri. Voleva ripassare le lezioni tutta la sera, ma si limitò a fissare il vestito bianco sulla sedia senza espressione, mordendo la punta.
Le aveva addirittura detto che non le era più permesso piangere tra le braccia di altri uomini!