Capitolo 217
Tutto era confuso fino al momento in cui i miei piedi toccarono le piastrelle lucide del pavimento dell'ospedale cittadino.
Breyona mi teneva fermo mentre urlavo, l'aria che si scioglieva tra le mie dita, sostituita dall'ombra e dalla notte, era scomparsa dalla mia memoria.
Stanza 232..." Una donna senza volto, vestita con un allegro camice arcobaleno, disse a Breyona.