Capitolo 206
Era magia oscura, doveva esserlo.
artigli invisibili si aggrapparono a una parte di me che era molto più profonda della semplice carne e ossa, avvolgendosi e arrotolandosi come il corpo squamoso di un serpente. Il piacere si inacidiva e mentre spasmo dopo spasmo scuoteva il mio corpo, ne sentii il sapore disgustoso sulla lingua. Ero intrappolato nella sua morsa, impotente anche se solo pochi secondi prima avevo ucciso un intero gruppo di streghe con la mia mente.
Il modo in cui divideva i miei pensieri come un mazzo di carte, mescolandole prima di girarle una per una e analizzarle, mi sembrava una violazione.