Capitolo 214
Di nuovo diciotto anni. Spaventata e nervosa, perdendo di nuovo la presa sul mio controllo mentre il mio intero mondo cambiava per sempre.
Ho sentito urlare, una voce che non sentivo dalla notte dell'attacco del colpo di stato al palazzo. Potevo sentire l'odore della carne e della seta bruciate, l'odore della pietra calda e del sangue versato. Potevo vedere lo sguardo annebbiato di mio padre. Il sangue gli scivolò fuori dalla bocca mentre crollava contro il muro, tremando per la sottoveste.
"Charles... il passaggio..."